Nutrirsi di colori e di luce
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“Nutrirsi di colori e di luce” è il titolo di un capitolo del libro “Mangiare sano. Semplice guida per aumentare le difese immunitarie a tavola” in edicola con il quotidiano di Cremona “La Provincia” a partire dal 13 giugno.
I colori ed i raggi solari sono indice di due differenti fonti vitaminiche di vitale importanza per la corretta risposta immunitaria. La vitamina A e la vitamina D.
La vitamina A dà i colori intensi alla frutta ed agli ortaggi. Non solo il rosso e l’arancione, ma anche il viola, il blu ed i colori molto scuri del cavolo nero, dei mirtilli, degli spinaci. Una tavolozza di colori che ci informa sulla ricchezza dell’alimento.
Un’altra vitamina amica è la vitamina D. È una vitamina conosciuta perché fa assorbire e fa fissare il calcio: salva le ossa. Ma ha numerose altre funzioni essenziali.
La sua carenza è connessa alla riduzione della risposta immunitaria. Gli alimenti che la contengono sono relativamente pochi. I pesci grassi, le uova, alcuni formaggi, i funghi. In effetti la fonte principale di vitamina D non è il cibo, ma i raggi solari.
L’esposizione al sole permette al nostro organismo di trasformare i precursori della vitamina D che si trovano nel tessuto sottocutaneo di trasformarsi in vitamina D attiva. I raggi del sole sono a tutti gli effetti un nutrimento. Soprattutto per i bambini e per gli anziani.
A seguire: Elogio del colesterolo