I prebiotici sono le fibre di cui si nutrono i batteri intestinali amici.
Sono le fibre di frutta, verdura, legumi, frutta secca a guscio, semi dei cereali e loro farine, cereali e tuberi cotti lasciati raffreddare (patate, manioca, tapioca).
Si tratta di: inulina, pectine, frutto oligosaccaridi, fibre amido-resistenti.
Assumendo un’adeguata quantità di frutta e verdura si riesce a coprire buona parte dei fabbisogni di prebiotici. Cinque porzioni giornaliere complessive. Tre di frutta e due di verdura o viceversa.
Le porzioni standard sono: frutta 150 gr, verdura a foglia 80 gr, altri ortaggi 200 gr.
Sono apparentemente quantità difficili da rispettare. Bisogna però considerare che le porzioni non fanno riferimento esclusivamente a frutta e verdura crude per insalate o desserts, ma anche alla frutta e verdura cucinate.
Per esempio.
Verdura: peperonata, giardiniera, verdura alla griglia, verdure al vapore, pizza o pasta ortolana, parmigiana, ribollita, passati di verdura, minestroni, verdura sotto aceto, verdura sott’olio …
Frutta: frullati, frappè, spremute, crostata di frutta, macedonie, frutta sciroppata, frutta candita, mostarda, guarnizioni, composte, marmellate …
Alcuni frutti ed ortaggi sono da preferire. In particolare frutta e verdura dai bei colori intensi. L’arancione, il rosso, il viola, il verde molto scuro. Sono indice di ricchezza di vitamine e sostanze utili al nostro organismo (cioè polifenoli e antocianine) che potenziano l’azione protettiva dei prebiotici.
Frutta e verdura sono tutte ricche soprattutto di frutto-oligosaccaridi, ma contengono anche altre fibre.
Mele, ciliegie, fragole, mirtilli, prugne sono ricche di pectine.