Un proverbio sbagliato
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“Una mela al giorno leva il medico di torno” è uno dei tanti proverbi che passano messaggi errati, e proprio per questo, smontandoli permettono di capirsi meglio.
Primo errore: monotonia. Se si deve magiare ogni giorno la mela, la mela vincola ad una scelta fissa e toglie spazio a qualcos’altro.
Secondo errore: incompletezza. Non ci sono alimenti completi.
Gli alimenti hanno dei pregi che li caratterizzano (nel caso della mela, la qualità delle fibre e l’apporto di zuccheri), ma inevitabilmente non possono contenere tutti i nutrimenti necessari alla buona salute.
Terzo errore: carenze. Ogni stagione ha i suoi frutti. Fragole, albicocche, prugne, pesche, anguria, melone, kiwi, cachi, fichi, uva, agrumi.
Ciascuno di questi frutti ha delle proprietà che la mela ha solo in piccole quantità o non ha affatto: vitamina C, vitamina A, polifenoli, antocianine… e nessuno dei frutti ha comunque tutti i pregi: presi singolarmente sono alimenti necessari, ma insufficienti.
Questo principio deve essere esteso a qualunque altro alimento, non solo alla frutta e verdura.
È meglio sostituire il proverbio della mela al giorno con il detto “Di tutto un po’ e poco di tutto” oppure con il proverbio cremonese che in italiano suona così: “Un pasto intero ed un pasto mezzano mantengono l’uomo sano” (En pàst bon e ‘n pàst mezàan j mantèen ‘l òm sàan).